Questo obiettivo rientra nei “must-have” di tutti i possessori di un corpo macchina Nikon, ed è sicuramente un investimento che durerà nel tempo.
Quest'ultima versione del 70-200 raggiunge un equilibrio perfetto di caratteristiche tecniche e di versatilità a fronte di pochissimi anche se non trascurabili (per una lente di questa categoria) difetti.
Ecco un elenco di quelli che ritengo siano i suoi più preziosi vantaggi:
• Utilizza uno schema ottico di 21 elementi in 16 gruppi e di ben 7 lenti con trattamento ED;
• Il rivestimento Nanocrystal (N) riduce di molto i riflessi;
• L’elemento frontale ha un diametro di 77mm e non ruota durante la messa a fuoco, quindi è possibile utilizzare i filtri;
• Il sistema di stabilizzazione VR in questo caso viene aggiornato alla seconda versione che promette sulla carta ben 4 stop in più (3 nella versione precedente).
• L’anello di messa a fuoco permette di intervenire e correggere in qualsiasi momento bypassando la messa a fuoco automatica. Le modalità di messa a fuoco disponibili sono A/M, M/A e M. Il tutto è tropicalizzato per permettere ai fotografi più intraprendenti di scattare in qualiasi condizione meterologica.
• Migliora la nitidezza delle immagini rispetto al modello precedente, specialmente per chi possiede un corpo full frame (il vecchio modello era più performante nei formati DX), già con diaframma f/2,8 è inciso e definito ma da il suo meglio tra f/4 e f/16 (f/11 per i formati DX) velocissimo e silenzioso per non dire istantaneo nella messa a fuoco grazie al motore di tipo ultrasonico integrato. Questo particolare è molto importante per chi ha a disposizione un corpo macchina entry level e quindi non provvisto di motore per la messa a fuoco , in quanto potrà utilizzare tranquillamente questa lente grazie appunto al fatto che il motore ultrasonico di messa a fuoco è integrato nella lente.
• Lo sfuocato è ottimo grazie anche al particolare design delle 9 lamelle arrotondate del diaframma.
• In quanto alle distorsioni sono minime e praticamente inesistenti, specialmente in caso di utilizzo su formato DX.
I limiti da perfezionare sono a mio avviso i seguenti:
• La distanza di messa a fuoco minima è pari a 1,4m con riserva... in quanto questo zoom soffre del problema definito “zoom breathing”, ovvero la lunghezza focale effettiva varia da 160mm alla distanza di messa a fuoco minima fino a 200mm per una distanza di messa a fuoco che va da circa 5m a infinito;
• Offre un ingrandimento minore rispetto al modello precedente, 0,12x a 200mm contro 0,16x a 200mm.
• Rispetto alla versione precedente sono spariti i 3 pulsanti per bloccare la messa a fuoco e l’anello per la messa a fuoco manuale è più piccolo rispetto al modello precedente;
• Il paraluce è realizzato in materiale di scarsa qualità ed è troppo poco profondo, quindi in certe situazioni con luce laterale molto forte qualche riflesso puo’ interferire con la lente.
Da non trascurare in ultimo lo zoom breathing di cui abbiamo parlato prima, tutte le lenti di questo tipo ne soffrono ma non in maniera così accentuata.
Ciò non toglie che questa sia una lente fantastica dalle ottime caratteristiche ottiche, realizzata in maniera superba e con materiali di prima scelta, sicuramente è una lente che qualcuno si porterà dietro per una vita.
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